
Sii sincera: quando hai letto mamma e imprenditrice immediatamente hai pensato “ si va beh, impossibile!” Purtroppo il mondo del lavoro ci ha insegnato, ahimè, che dopo la nascita di un figlio per la mamma c’è solo una scelta: o fare la mamma o fare carriera. In Italia soprattutto. Gli ultimi dati Istat sono allarmanti, solo il 57% delle madri riesce a mantenere un’occupazione. Figuriamoci pensare di far carriera. O addirittura di diventare imprenditrice.
Per fortuna però non sempre è così. Grazie alla tecnologia si stanno aprendo nuove opportunità che permettono di conciliare lavoro e figli.
Oggi parliamo della figura dell’assistente virtuale, una professione che può aiutare a trovare un giusto equilibrio tra impegni lavorativi e doveri familiari.
La figura dell’assistente virtuale nasce nel mondo anglosassone ormai diverse decine di anni fa, e si sviluppa quasi immediatamente anche in tutta l’America Latina.
In Italia arriva abbastanza recentemente e sta avendo negli ultimi anni una grande espansione, forse anche grazie alla sempre maggiore digitalizzazione delle imprese.
Chi è l’assistente virtuale.
Anche se il nome potrebbe trarre in inganno l’assistente virtuale è molto più di una semplice assistente o segretaria: a seconda delle specializzazioni ha competenze specifiche e lavora fianco a fianco con i propri clienti.
L’assistente virtuale è una vera e propria imprenditrice: una professionista con un suo proprio business che mette a disposizione le proprie competenze per supportare liberi professionisti o piccole e medie imprese.
Gli ambiti in cui lavora sono svariati e ogni assistente virtuale si specializza in alcuni servizi: dalla creazione di contenuti per blog, social media e newsletter, alle traduzioni, dalla contabilità alla gestione delle mail e dell’agenda.
Come diventare assistente virtuale
Per diventare assistente virtuale innanzitutto bisogna capire cosa si vuole e si sa fare. E’ necessaria un’attenta analisi delle proprie competenze, delle esperienze lavorative pregresse e, perché no, anche delle proprie propensioni. Se si deve iniziare un’attività imprenditoriale meglio farlo seguendo le proprie passioni per quanto possibile, no?
Con questa analisi preliminare si può arrivare a comprendere quali abilità si possono mettere a disposizione delle aziende, ed in caso, formarsi su quelle mancanti.
Esistono alcuni corsi specifici per diventare assistente virtuale e ci sono poi corsi specifici per ogni singola area di intervento.
Metti in conto che è una professione che, appoggiandosi al web, ha bisogno di una formazione continua e costante, visto che online le cose cambiano di continuo.
Una volta stabilito chi sei, cosa proporrai e a chi vuoi rivolgerti devi pianificare la tua strategia di marketing: come fare per promuoverti e farti conoscere per iniziare a vendere i tuoi servizi.
Creare il proprio sito internet, le proprie pagine social. Partecipare ad incontri online e offline. Proporti inizialmente a persone che magari conosci e poi a contatti più lontani.
Come tutti i business non è una cosa che si mette in piedi da un giorno all’altro: ci vuole impegno, costanza, serietà e professionalità.
C’è però un grande PRO che rende la figura dell’assistente virtuale una professione adatta anche alle mamme: la flessibilità.
Essendo un lavoro da svolgere prettamente online e per obiettivi (o pacchetti di ore) permette di prendere i clienti che effettivamente si riescono a seguire e di organizzare il lavoro adattandolo alle esigenze personali e della famiglia.
L’importante è organizzarsi per impostare per bene tutte le attività ed essere produttive nel tempo in cui ci si dedica al lavoro.